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"Centoventisette gradini a Parigi "è il racconto della metamorfosi di Bob - che decide di abbandonare il proprio paese per tentare di fare il musicista a Parigi. Si immerge nella città, esplorandola a fondo, guidato dalle pagine dei grandi romanzieri dei "ruggenti anni Venti". Dopo il primo periodo di ambientamento, con un frettoloso viaggio in Brasile Bob assume padronanza della città; trova un lavoro stabile in un ristorante, inizia la frequentazione di alcuni locali notturni, e arrivano le prime esperienze di sesso con le ragazze francesi. Una festa in una grande casa frequentata da molti artisti segna in maniera netta il cambio di vita di Bob a Parigi. In poco tempo la sua vita si riempie di tutto quello che Bob solo pochi anni prima neanche avrebbe immaginato. Inizia un vero e proprio periodo bohémien. Inizia a suonare nei locali di Parigi, con la sua amica e cantante Ljuba: Bob diventa per tutti "il suonatore di blues col cappello". "Se la vita che fai non ti piace, cambiala", è questo motto a rappresentare il fil rouge del racconto. Il libro si conclude con un ennesimo dilemma di fronte a un ennesimo incrocio.